RIVOLUZIONARI SARDI IN FRANCIA - Personaggi e Documenti
Di Adriana Valenti Sabouret - Arkadia, 2024
Adriana Valenti Sabouret, nel saggio Rivoluzionari sardi in Francia. Personaggi e documenti (Arkadia, 2024), offre un contributo prezioso e originale alla storia della cosiddetta “Sarda rivoluzione”, riportando alla luce il destino spesso ignorato o trascurato degli esuli sardi in Francia alla fine del Settecento. Il suo lavoro non solo colma una significativa lacuna storiografica, ma lo fa con rigore documentale e una narrazione coinvolgente che restituisce umanità e spessore a figure dimenticate.
Il volume si muove sul doppio binario della ricostruzione biografica e dell’analisi documentaria, concentrandosi su personaggi chiave del movimento antifeudale sardo, tra cui spiccano Francesco Sanna Corda, Michele Obino, Francesco Cillocco, Gioacchino Mundula e naturalmente Giovanni Maria Angioy. Ma accanto ai protagonisti noti, emergono anche figure di secondo piano e interlocutori stranieri – come Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, e il cardinale Joseph Fesch – che si rivelano fondamentali per comprendere il contesto e le trame diplomatiche dell’epoca.
Il cuore del saggio è rappresentato dalla figura complessa e affascinante di Francesco Sanna Corda, parroco di Torralba, patriota e cappellano personale della madre di Napoleone. Valenti Sabouret ricostruisce con grande attenzione la sua parabola rivoluzionaria: dal fervore antifeudale mostrato nei villaggi del Meilogu, alla coraggiosa (e tragica) spedizione del 1802 in Gallura, passando per i tentativi di ottenere il sostegno francese allo sbarco in Sardegna. L’autrice analizza documenti inediti, tra cui il Projet de débarque en Sardaigne rinvenuto negli archivi di Lione, e mostra come Sanna Corda fosse ben integrato nel contesto politico e ideologico giacobino, senza rinnegare il proprio ruolo sacerdotale. Il suo idealismo lo porterà alla morte sotto il fuoco sabaudo alla torre di Longonsardo, in una missione disperata quanto eroica.
Uno degli elementi più notevoli del volume è l’utilizzo sapiente di fonti primarie, spesso manoscritte, e di corrispondenze ufficiali, che permettono di seguire i percorsi degli esuli sardi tra Ajaccio, Marsiglia e Parigi. Le testimonianze archivistiche vengono esposte con chiarezza, senza appesantire la lettura, e permettono al lettore di cogliere le tensioni ideologiche, i conflitti interni al fronte rivoluzionario e le speranze riposte nella Francia rivoluzionaria e napoleonica.
L’autrice mette inoltre in discussione la tradizionale narrazione che circoscrive la “Sarda rivoluzione” al triennio 1794–1796, mostrando come la militanza e i progetti politici dei protagonisti continuarono anche dopo la partenza di Angioy. La Sardegna, da luogo marginale nella storiografia europea, emerge così come snodo significativo nelle dinamiche geopolitiche mediterranee dell’epoca.
Il saggio ha anche il merito di proporre una lettura etica della memoria storica: nel ricostruire il volto umano e l’impegno politico di questi patrioti, Valenti Sabouret restituisce loro dignità, facendone non solo oggetto di studio ma esempi di partecipazione attiva alla storia. In tal senso, il libro si configura anche come un invito a riconsiderare l’identità storica sarda non come chiusa e isolata, ma come partecipe dei grandi movimenti europei.
In conclusione, Rivoluzionari sardi in Francia si rivela un contributo utile agli studi sulla storia sarda di fine Settecento, in particolare sul periodo successivo alla fuga di Giovanni Maria Angioy, spesso poco documentato. Il lavoro di Adriana Valenti Sabouret ha il pregio di valorizzare fonti archivistiche francesi raramente esplorate dalla storiografia isolana, ampliando così il campo della ricerca. La ricostruzione biografica dei protagonisti, supportata da documenti inediti, consente di rivedere alcuni snodi della “Sarda rivoluzione” e di evidenziare il ruolo attivo degli esuli nel tentativo di coinvolgere la Francia nei destini politici dell’isola. Il saggio apre piste di indagine che potranno essere sviluppate da ulteriori ricerche, in particolare sui legami tra il movimento antifeudale sardo e le reti giacobine transnazionali.
Adriana Valenti Sabouret è una scrittrice e ricercatrice storica di origini siciliane, residente a Parigi. La sua attività si concentra sulla riscoperta e valorizzazione della memoria storica sarda, con particolare attenzione al periodo della "Sarda rivoluzione" e alle figure coinvolte in quel contesto storico.
Ha esordito nel 2019 in Francia con il romanzo Le rêve d’Honoré. Successivamente, ha pubblicato con Arkadia Editore diverse opere, tra cui:
Madame Dupont (2021),
La ragazza dell’Opéra (2023),
Le nobili sorelle Angioy (2024),
Rivoluzionari sardi in Francia. Personaggi e documenti (2024).