“Nel vivente non c’è un ordine stabilito bensì un disordine organizzato che rende possibile la vita e la sua evoluzione. Ampliando il campo di applicazione dell’ontologia darwiniana, che assume la variazione aleatoria come forza motrice del processo evolutivo, Kupiec delinea una concezione anarchica del vivente che contesta l’idea di un ordine cogente inscritto nei geni.”
In un libro coraggiosamente intitolato: Et si le vivant était anarchique, il biologo francese Jean-Jacques Kupiec, affronta con metodo scientifico e rigore filosofico i principi fondanti della biologia, sfidando apertamente la tradizionale visione deterministica e meccanicistica della vita. L'autore ci propone una riflessione affascinante che mette in discussione i paradigmi dominanti, invitando il lettore a ripensare le modalità attraverso cui comprendiamo il fenomeno stesso della vita.
Kupiec sostiene con forza il concetto di "ontologia probabilistica", una teoria che rompe con la visione tradizionale del determinismo biologico secondo cui il DNA sarebbe una sorta di "progetto dettagliato" per la costruzione dell'organismo vivente. Al contrario, propone un modello in cui le molecole interagiscono sulla base di probabilità e selezione naturale, rifiutando l'idea che vi sia una causa lineare e diretta che determina lo sviluppo e l’evoluzione di tutte le cellule e tutti gli organismi viventi.
Nel testo, pubblicato in italiano da Elèuthera con il titolo “La concezione anarchica del vivente”, Kupiec affronta temi cruciali come la genetica, la biologia molecolare, la teoria dell'evoluzione e la filosofia della scienza, tessendo un discorso che, pur ricco di aspetti scientifici complessi, risulta accessibile anche a lettori meno esperti. La chiarezza con cui Kupiec affronta anche gli aspetti scientifici più specialistici e articolati rappresenta senza dubbio uno dei pregi maggiori del testo.
Inoltre l'opera affronta e sfida con coraggio dogmi consolidati, portando alla luce le implicazioni filosofiche e metodologiche che derivano da una concezione probabilistica della vita. Kupiec non esita a sottolineare i limiti intrinseci della concezione meccanicistica, evidenziando come questa visione spesso porti a semplificazioni eccessive della realtà biologica.
Interessanti sono anche le parti dedicate alla storia della biologia, che permettono di contestualizzare le idee rivoluzionarie proposte dall'autore. Attraverso un'attenta analisi storica, Kupiec mette in luce come le scoperte scientifiche siano profondamente influenzate da contesti filosofici e culturali, proponendo così una riflessione critica sul modo in cui la scienza stessa evolve nel tempo.
Pur sviluppando un approccio che spesso ribalta quanto affermato da dottrine scientifiche fortemente consolidate, il libro rappresenta un contributo estremamente valido e stimolante al dibattito sulla biologia contemporanea. La visione proposta da Kupiec non solo invita a riconsiderare profondamente le categorie con cui interpretiamo i fenomeni viventi, ma apre anche nuove prospettive di ricerca scientifica e filosofica, incoraggiando una maggiore integrazione tra diverse discipline.
"La Concezione Anarchica del Vivente" è dunque un testo altamente consigliato sia agli studenti e studiosi di biologia e filosofia della scienza, sia a chiunque sia interessato a esplorare una prospettiva innovativa sulla natura della vita. L'opera di Kupiec rappresenta una lettura che arricchisce e stimola, un invito a rivedere criticamente le proprie convinzioni e ad accogliere una visione più dinamica e complessa del mondo vivente.
“L’idea che un essere vivente sia solo l’esito di un «programma genetico» non regge più. La vita non è scritta da nessuna parte. È tempo che si affermi un nuovo paradigma scientifico in grado di affrancarsi dal dogma deterministico e di riconoscere la variabilità come proprietà primaria del vivente.”
“Gli organismi non sono società centralizzate di cellule che obbediscono al genoma o all’ambiente esterno, ma comunità cellulari autogestite che vivono per sé stesse e che per mantenere le proprie funzioni vitali sono spinte a cooperare, realizzando delle vere e proprie reti di mutuo appoggio. Ed è questa la nuova via che deve intraprendere la ricerca biologica per uscire dalle secche in cui l’ha spinta la genetica.”
Chi è Jean-Jacques Kupiec?
Jean-Jacques Kupiec è un biologo ed epistemologo francese, noto per il suo contributo allo studio del ruolo del caso nello sviluppo degli organismi viventi. Ha studiato biologia negli anni '70 presso l'Università Paris-7 (oggi Università Paris-Diderot), conseguendo un dottorato e un'Habilitation à Diriger des Recherches (HDR). Per vent'anni, dal 1982 al 2003, ha lavorato come ingegnere di ricerca in laboratori di virologia dell'INSERM presso l'Istituto Cochin, dove ha clonato e sequenziato genomi di diversi virus e paravirus, studiandone i cicli replicativi.
Nel 1981, Kupiec ha proposto il primo modello di differenziazione cellulare basato sull'espressione genica stocastica. Ha sviluppato il concetto di ontofilogenesi, che unisce l'ontogenesi (sviluppo dell'individuo) e la filogenesi (evoluzione delle specie) in un unico processo governato da un darwinismo cellulare. Secondo questa teoria, l'espressione genica casuale genera diversità cellulare, mentre le interazioni cellulari stabilizzano l'organizzazione dell'embrione in sviluppo.
Kupiec ha pubblicato numerosi articoli e libri, tra cui "Ni Dieu ni gène: pour une autre théorie de l'hérédité" (2003), scritto con Pierre Sonigo, e "L'ontophylogenèse: Évolution des espèces et développement de l'individu" (2012). Inoltre, ha contribuito con articoli a riviste scientifiche come "Pour la Science" e "Sciences et Avenir".
Ha lavorato presso il Centre Cavaillès dell'École Normale Supérieure di Parigi, concentrandosi sullo sviluppo di nuove teorie sull'embriogenesi. Le sue ricerche interdisciplinari, che abbracciano biologia, storia e filosofia della biologia, hanno messo in discussione il determinismo genetico e sottolineato l'importanza del caso e della selezione naturale nei processi biologici.
Per acquistare il libro e ulteriori informazioni visita Elèuthera